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Indagine sulla sicurezza in ascensore, i risultati definitivi

Rendendo pubblici i risultati definitivi dell'indagine, ringraziamo i numerosissimi partecipanti (poco meno di 300!!!) e gli enti che hanno collaborato al fine di rendere l’iniziativa un pieno successo e un prezioso documento!

L’idea di una breve indagine dedicata a tutte persone con problemi di udito che ha come tema la sicurezza in ascensore è nata nel momento in cui ci siamo resi conto di quanto è  diffuso tra le persone con problemi di udito il timore di utilizzare quello che è sicuramente il mezzo di trasporto più diffuso al mondo.

Lo scopo è semplicemente il voler stimolare una discussione sulla creazione di alcune linee guida in grado di venire incontro alle problematiche suggerite dai partecipanti e di trasmetterle all’associazione di categoria.

L’indagine è stata presentata al Congresso Nazionale dell’ ANACAM - Associazione Nazionale Imprese di Costruzione e Manutenzione Ascensori tenutosi via web il 10 e l’11 dicembre 2020, in cui i rappresentanti dell’APIC hanno avuto parte attiva appoggiando il progetto LIFT ME UP e partecipando come relatori tramite la socia e volontaria Cecilia Codebò (link dell’intervento) e il consigliere e segretario Davide Bechis (link dell’intervento). 


 

Dedicato a chi ha problemi di udito:
Questionario sulla sicurezza in Ascensore - Risultati definitivi

 

Fa piacere constatare che  la partecipazione  è stata omogenea sull’intero territorio nazionale.


 

Tutte le fasce di età sono ben rappresentate.


 

Anche la popolazione di chi ha problemi di udito è ben rappresentata.


 

E’ la domanda che ha fatto nascere l’indagine ed è anche quella di cui bisogna tener più conto, immedesimandosi in chi ha problemi di udito.


 

Fortunatamente la maggioranza degli intervistati non ha mail vissuto l’esperienza in solitaria, ai più di chi invece è capitato riferisce di essere riuscito a risolvere la situazione premendo il tasto di allarme e interloquendo (nella maggior parte dei casi a fatica) con la centrale operativa. Alcuni hanno telefonato autonomamente al numero di emergenza, anche tramite tramite l’app Pedius (al presente link una breve presentazione) o hanno attivato i soccorsi tramite l’app dedicata ai sordi WE ARE U che permette ai non udenti di interagire via chat con il 112.
Altri sono stati aiutati da vicini o da altre persone contattate dal sordo stesso, anche via videochiamata, sms o altre app di messaggistica, che hanno poi fatto da tramite telefonicamente con l’assistenza.
Alcuni utenti hanno suggerito di utilizzare porte con sezioni in cristallo, al fine di avere la possibilità di rendersi visibili ad eventuali passanti.
Poi naturalmente sono state riferite alcune azioni assolutamente da evitare come ad esempio scardinando la porta ascensore e addirittura uscendo calandosi dall’alto del piccolo spiraglio creato nell’apertura.


 

La risposta è pressoché unanime: Assolutamente si. A patto però che, sia garantita la copertura del segnale sia telefonico che internet all’interno dell’ascensore stesso.


 

Anche in questo caso i partecipanti sono assolutamente favorevoli, il contatto visivo con l’operatore è un ottimo metodo per avere un riscontro immediato della presa in carico del problema in cabina. Anche l’interazione tramite testo scritto è molto apprezzata.


 

 

Tra le due opzioni proposte viene preferita quella in cui è compreso il monitor integrato, ma moltissimi intervistati hanno segnalato che si sentirebbero ancora più sicuri se assieme ad esso trovassero in cabina un numero SMS dedicato alle emergenze, naturalmente per quest’ultimo  va da se che deve essere garantito sia il campo telefonico che il traffico dati.
In riferimento al monitor integrato, viene richiesto che oltre alla visualizzazione dell’operatore ci sia anche la possibilità di leggere e scrivere eventuali messaggi di testo al fine di un interazione completa con l’assistenza.
Viene richiesta da diversi partecipanti la necessità che l’operatore che risponde alla videochiamata abbia qualche nozione di LIS (Lingua Italiana dei Segni).


Naturalmente siamo a disposizione per qualsiasi informazione e chiarimento, scriveteci su Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.