Informativa Privacy e Cookie Policy
APIC Associazione Portatori Impianto Cocleare

E' possibile prendere visione della nostra normativa completa al seguente LINK

Per accettare e proseguire cliccare sul bottone sottostante

MED-EL SONNET suggerimenti su criticità e migliorie da attuare
Lettera aperta di Alessandro Casale – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Dal socio APIC Alessandro Casale di Genova un analisi sull’attuale impianto cocleare  Sonnet della MED-EL con alcuni suggerimenti già fatti avere via mail alla casa madre austriaca al fine di migliorare un futuro nuovo processore.
Nel presente post vengono elencate le maggiori criticità dell’attuale processore MED-EL Sonnet in modo da suggerire alcune migliorie, necessarie per poter semplificare la vita e praticità di utilizzo a tutti i portatori di impianto cocleare della casa austriaca.

Ecco l’elenco di alcune funzionalità da aggiungere/migliorare su un nuovo Impianto cocleare retro auricolare MED-EL: 

1) Possibilità di spegnere l’impianto tramite una levetta/pulsante posizionato sul retro auricolare. Motivazione: troppo difficile e scomodo staccare la cover batteria. Staccando la cover entra polvere, sabbia e varie impurità.

2) APP dedicata di controllo del processore e nuovo telecomando con display a più comandi e impostazioni, tra cui la direzionalità del microfono e perché no, anche una funzione automatica sulla distanza della fonte sonora. 

3) Telecomando con blocco della tastiera (il telecomando attuale non permette il blocco perché premendo accidentalmente 2 volte lo stesso tasto si sblocca). 

4) Avviso livello batteria (del Sonnet) visualizzabile sul display del telecomando e sulla APP dedicata.

5) Microfono T-mic sporgente come già previsto in da altre case di impianti cocleari. Motivazione: il  T mic presente su diverse case di IC cattura meglio le voci frontali e migliora la comprensione dei suoni più lontani. Invece i 2 microfoni del Sonnet non permettono un ascolto così nitido, ed essendo posizionati sopra il retro auricolare, dove si appoggiano i capelli, possono essere facilmente causa di fruscii e interferenze nell’ascolto. Consiglio per il nuovo Sonnet: un microfono T mic e un 2° microfono posizionato più in basso, verso il vano batterie.

6) Possibilità tramite il sistema “Cross” di trasferire i suoni da sinistra a destra e viceversa, ad esempio durante l’utilizzo del telefono o con interlocutore seduto su uno dei due lati (rendere possibile questa funzione con il telecomando). 

7) Possibilità di ricezione Bluetooth/wireless, senza il dispositivo Artone, da dispositivi con tecnologia compatibile.

8) Batteria ricaricabile da 200/250 mAh (ioni di litio).  Motivazione: il Sonnet ha la batteria ricaricabile di solo 81 mAh, contro le batterie da 200 mAh di altri modelli, all’circa allo stesso prezzo. Le  batterie ricaricabili dell’attuale Sonnet hanno bisogno di un adattatore  (se si perde o si danneggia costa 150€) e di una cover. Il che riduce drasticamente il volume della batteria. Il consiglio per il nuovo Sonnet è di adottare una ricaricabile con cover e attacco già integrati come fanno le altre Case produttrici. E grazie all’ultima generazione di batterie al litio permetterà alla batteria una autonomia di circa 250 mAh. 

9) Utilizzo di pile a bottone usa e getta Zinc-Air (cod.PR44) con lo stesso voltaggio delle ricaricabili ioni di litio (4,2volt). Motivazione:  il vero problema di queste pile usa e getta è che hanno poco voltaggio per far funzionare l’impianto, infatti il voltaggio è solo di 2,9 volt (2 pile insieme disposte in serie) mentre invece gli ioni di litio hanno un massimo di 4,2 volt cariche e 3 volt scariche. Come sapete, per motivi tecnici, le 2 pile usa e getta del Sonnet (e anche Opus2) sono ancora cariche di 1/3 quando smettono di alimentare l’impianto a causa del basso voltaggio. Ci sono prove documentate di questo problema tramite tester voltmetrici e amperometrici.  Il consiglio per il nuovo Sonnet è di reintrodurre il vano da 3 pile in serie come nei modelli precedenti oppure un comparto da 1 sola pila con un convertitore di voltaggio (moltiplicato x 3 volte). Il vantaggio di questo sistema è l’allungamento della durata della pila usa e getta fino alla scarica completa comportando un risparmio dei costi e maggiore rispetto per l’ambiente durante lo smaltimento. 

Naturalmente Alessandro è disponibile per ulteriori chiarimenti e confronti, potete contattarlo alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


 

ULTIMI ARTICOLI