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ASL Biella e Rai di Torino studiano piattaforme culturali accessibili alle disabilità uditive e sensoriali

Unisce cultura e accessibilità il progetto che l’Asl di Biella, con la struttura di Otorinolaringoiatria diretta dal dottor Carmine Fernando Gervasio, sta portando avanti in collaborazione con il Centro Ricerche Innovazione Tecnologica e Sperimentazione della Rai di Torino.

È stato infatti approvato nelle scorse settimane un accordo di collaborazione per realizzare  e attivare sperimentazioni e ricerche in campo medico-scientifico che consentiranno di identificare soluzioni innovative di accesso a contenuti culturali per chi ha una disabilità uditiva e non solo.

L’Asl di Biella metterà a disposizione il proprio personale per favorire lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e protocolli di riabilitazione. I laboratori scelti per le sperimentazioni saranno il Museo della Radio e della Televisione della Rai di Torino; l’Otorinolaringoiatria di Biella sarà dunque al fianco del Centro Ricerche come parte attiva in quattro diversi progetti: TV rallentata;  La cultura accessibile; Accessibilità degli spazi culturali Rai;  La TV della memoria.

«Un’iniziativa – ha spiegato il dottor Gervasio – a cui crediamo molto per il valore scientifico che essa porta con sé e che al tempo stesso  ci dà modo di mettere a disposizione della collettività le nostre professionalità e competenze. Le disabilità cognitive e/o sensoriali, così come le forme di svantaggio linguistico e culturale, rappresentano veri ostacoli all’integrazione e all’inclusione sociale. Tale progetto è destinato a facilitare l’accesso al mondo dell’informazione e della cultura con la creazione e l’adattamento di piattaforme tecnologiche, di soluzioni informatiche per offrire a specifici profili di utenza contenuti più accessibili».

«Alla base del progetto – spiega la dottoressa  Carla Montuschi, Tecnico Audiometrista – vi è la consapevolezza che dietro la fruizione di una esperienza culturale, sia essa televisiva o espositiva/museale, debba esserci un  percorso che tiene conto delle necessità del singolo, in cui la logica e le modalità per godere dei contenuti siano studiate e ripensate affinché i prodotti proposti possano essere fruiti a pieno. Una visione, dunque, che al tempo stesso  diviene esperienza perché costruita su misura e pensata per chi magari ha imparato a cogliere i suoni in modo diverso o per chi ascolta anche attraverso lo sguardo».

Articolo tratto da BIT Quotidiano al seguente link: https://www.bitquotidiano.it/asl-biella-e-rai-di-torino-studiano-piattaforme-culturali-accessibili-alle-disabilita-uditive-e-sensoriali/