Progetto “Prescrivibilità della Cultura”
La disabilità uditiva: una questione personale, familiare e pubblica
(Aicardi, Gorla, Montuschi, Rossini – Milano 10/09/2019)
Testo presentato alla conferenza stampa Stagione 2019/20 del Teatro Menotti di Milano.
Fra le varie disabilità la sordità oltre ad essere “invisibile in quanto difficilmente individuabile “ad occhio non esperto o sensibile alla problematica”, è caratterizzata da numeri importanti.
Approssimativamente un terzo della popolazione mondiale di età superiore ai 65 anni è infatti affetta da una diminuzione di udito disabilitante (in Italia il 12,1% della popolazione) e, rispetto alla popolazione infantile, un bambino su mille presenta alla nascita un’ipoacusia sufficientemente grave da interferire con lo sviluppo del linguaggio. Anche i costi economico sociali della sordità sono ingenti, in quanto se da un lato è stato dimostrato che la sordità implica un allontanamento dalla socialità correlabile negli individui anziani con il degrado cognitivo, dall’altro il costo complessivo (calcolato rispetto ad una aspettativa di vita di circa 80 anni) derivante da una sordità congenita, è dell’ordine di più di 700.000 euro. La fetta più importante di questo costo (il 50% circa) è rappresentata dai costi indiretti non sanitari (istruzione scolastica e riabilitazione fonologopedica).
Il progetto della Cultura Prescrivibile si pone come obiettivo di creare una vera e propria alleanza ri-abilitativa fra enti deputati alla riabilitazione ed enti che dispensano Cultura ovvero teatri, cinema, sale da concerto, musei, utilizzando e semplificando la realtà e facendo così della Cultura uno strumento non solo di mera "conoscenza scolastica", quanto piuttosto di “processo motivazionale” volto al miglioramento della qualità di vita degli individui.
Oggi nel campo dell’accessibilità si parla esclusivamente nei termini di superamento di barriere architettoniche che, nel caso della sordità, sono di tipo acustico (distanza dalla sorgente sonora, ambienti riverberanti, velocità dell’eloquio…), ma non si parla ancora di semplificazione e prescrivibilità della Cultura in quanto elemento di cura dell’individuo.
La Cultura secondo quest’ottica è invero divenuta prescrivibile all’Auditorium Rai di Torino grazie alla collaborazione sinergica fra il Centro Impianti Cocleari dell’ospedale Molinette di Torino, il Centro Ricerche Rai di Torino e l’Associazione Portatori di Impianto Cocleare (APIC) seguendo una duplice percorso: da un lato il cablaggio fisico di parte della platea dell’Auditorium Rai Arturo Toscanini con sistema ad induzione magnetica (tramite il quale gli utenti possono ascoltare quanto avviene sul palco direttamente in protesi), dall’altro il progetto APIC “Ascolt@pic, Chiocciole in Musica” con il quale sono stati acquistati alcuni abbonamenti (ad un costo reso accessibile grazie al Segretariato Sociale Rai) e donati ai centri impianti piemontesi a scopo riabilitativo.
La Cultura è divenuta prescrivibile grazie al Museo della Radio e della Televisione Rai di Torino grazie ad un percorso che semplifica il Museo (che ha ingresso gratuito) per ipovedenti ed ipoudenti (portatori di protesi e segnanti LIS).
La Cultura diverrà prescrivibile grazie al Teatro Menotti di Milano che intende farsi garante della maggiore inclusività possibile e che, in una comunione di intenti che mira alla promozione degli individui, intende sposare questo progetto dandogli concretezza in una sinergia fattiva interregionale.