Lockdown e isolamento: i risultati di un importante indagine dedicata alle disabilità sensoriali.
Coronavirus, analisi dei bisogni delle persone con disabilità neurosensoriale.
La pandemia COVID-19 ha imposto cambiamenti radicali alla routine quotidiana di tutti, ma ha determinato un impatto significativo soprattutto sulla vita dei disabili neurosensoriali. L'obiettivo dello studio è stato quello di comprendere meglio l'impatto della pandemia da SARS-CoV-2 sulla popolazione di disabili neurosensoriali non istituzionalizzati in Italia, esplorando gli effetti delle misure di restrizione e distanziamento sociale sul comportamento dei partecipanti rispetto ai vari aspetti della vita quotidiana.
Lo studio è stato condotto dall'INAPP - Istituto Nazionale di Analisi delle Politiche Pubbliche (Prof. Luciano Bubbico, otorinolaringoiatra responsabile del gruppo Prevenzione disabilità uditive e visive dell’INAPP) attraverso un sondaggio specifico online di 39 items, somministrato telematicamente nel trimestre aprile - giugno 2020 a comunità di soggetti affetti da disabilità neurosensoriale grave accertata, iscritti a cinque associazioni nazionali di pazienti. La versione online del questionario è stata realizzata tramite la “App Amministrazione Sondaggio” sulla piattaforma web Google Forms e condivisa su più canali web, inoltre è stato anche condiviso all'interno delle mailing list dei principali gruppi associativi italiani dedicati : "Istituto Statale Sordi di Roma"; "Lega del filo d'oro"; "Unione Italiana Ciechi"; "FIADDA Umbria Onlus"; "Affrontiamo la sordità insieme"; "APIC Associazione Portatori di Impianto Cocleare".
Dai dati pubblicati emerge un ridotto accesso a molti servizi di supporto per i disabili neurosensoriali più vulnerabili. La didattica a distanza ha rivelato i suoi limiti con ricadute sulla qualità dei rapporti sociali, elemento chiave dell’integrazione della persona disabile. Un aumento del disagio psicologico si riscontra in tutto il campione aggravato dall'isolamento, con un effetto significativo sull'incremento di disturbi del sonno. Per coloro che si affidano alla lettura delle labbra e alle espressioni facciali, l'uso della mascherina ha causato grosse difficoltà di comunicazione. La richiesta di una maggiore assistenza sociale è presente nel 46,5% del campione, mentre per i disabili uditivi le mascherine trasparenti rappresentano la più frequente soluzione richiesta.
Al seguente link l'analisi e i risultati completi, pubblicati da INAPP Public Policy Innovation.