"Il vostro amico sordo" di APIC riparte dalla scuola P. Baricco
L’APIC Associazione Portatori Impianto Cocleare ha intrattenuto il 20 Febbraio 2018 gli alunni della Classe 2G della scuola P. Baricco di Corso Peschiera 380 a Torino. “Il vostro amico sordo” è un progetto storico dell’Associazione, da sempre rivolto alle classi della scuola secondaria di primo grado, ai familiari ed agli insegnanti di bambini portatori di protesi e/o di impianto cocleare; ha come obbiettivo il far conoscere le problematiche relative alla sordità e all’inserimento scolastico del bambino sordo all’interno della classe in cui ci sia un compagno affetto da sordità e favorire la condivisione delle problematiche inerenti la disabilità uditiva nell’intento di ottimizzare il percorso educativo e formativo dei bambini portatori di protesi e/od impianto cocleare.
Il progetto è inserito tra le offerte previste all’interno dell’iniziativa denominata “Incontri di sensibilizzazione all’handicap” del Progetto Integrazione Scuola dell’Obbligo della Divisione Servizi Educativi della Città di Torino .
L’attività ha lo scopo di sensibilizzare, informare gli alunni sulle problematiche che comporta la riduzione più o meno grave dell’udito, infatti si è cercato con linguaggio accessibile di far comprendere il funzionamento dell’udito e le difficoltà che deve affrontare una persona con disabilità uditiva nella vita quotidiana e come si può prevenire , curare e superare la sordità.
Quanto sia importante e benefico il rapporto di solidarietà/emulazione tra coetanei e in particolare tra i bambini che frequentano la scuola primaria è riconosciuto da tutti, ecco perché riteniamo che l’informazione attraverso il progetto “chi è il vostro amico sordo “ possa essere un contributo alla qualità della vita dei ragazzi con disabilità uditiva e un momento educativo e di conoscenza per le figure professionali che operano all’interno della classe
La prevenzione , la conoscenza delle possibili cause della sordità , la giusta attenzione ai rischi per il nostro udito è una responsabilità che non va delegata essenzialmente soltanto ai medici ai tecnici ai quali si ricorre in genere al momento dell’insorgere dei segnali di disagio e sofferenza , deve far parte della cassetta degli “attrezzi” di ognuno di noi ,degli adulti e dei ragazzi. Gli adulti dai bambini possono riscoprire il bellissimo dono che si possiede in quella fase significativa della vita cioè la spontaneità di donarsi nell’aiuto verso i compagni. Dono che deve però essere incentivato, per migliorare in senso positivo e solidale come un elemento costante e abituale della quotidianità.