3 Marzo 2023 Giornata Internazionale dell'Udito "Un udito sano per tutti! Facciamo in modo che diventi realtà”
Venerdì 3 marzo in tutto il mondo si celebra la Giornata mondiale dell’udito, promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e ha come tema: “Un udito sano per tutti! Facciamo in modo che diventi realtà”
Le iniziative in programma venerdi 3 marzo 2023 sull’intero territorio nazionale sono molte, durante la giornata vengono organizzate visite e controlli audiometrici gratuiti a scopo di screening aperti a tutti. Per il Piemonte vi segnaliamo quanto è di nostra conoscenza:
Torino - Ospedale Martini - Via Tofane, 71, 10141 Torino - Ambulatorio di Otorinolaringoiatria - 4 piano stanze 11 e 12 dalle 14 alle 19
Torino - Ospedale San Giovanni Bosco: Piazza del Donatore di Sangue, 3, 10154 Torino - Ambulatorio di Otorinolaringoiatria - 1 piano, dalle 13 alle 19
Cuneo - Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle: Via Michele Coppino, 26, 12100 Cuneo - Ambulatorio di Otorinolaringoiatria 3 piano, porta 16. Chi lo desidera potrà sottoporsi ad esame otoscopico ed esame audiometrico a scopo di screening, previa prenotazione telefonica al n. 0171 642250 (telefonando dal lunedi al venerdi, nella fascia oraria 14.30-16.00).
Domodossola - Ospedale San Biagio di Domodossola - Largo Caduti Lager Nazisti, 1, 28845 Domodossola VB - SOC Otorinolaringoiatria dalle 9.00 alle 13.00 ambulatorio di Otorinolaringoiatria – Palazzina I
Verbania - Ospedale Castelli di Verbania - Via Fiume, 18, 28922 Pallanza VB - SOC Otorinolaringoiatria dalle ore 14,30 alle ore 16,30 Poliambulatori A – area A - pianterreno
Negli ospedali torinesi saranno presenti i volontari APIC in accoglienza.
La giornata mondiale dell'udito è stata promossa la prima volta nel 2007, allora denominata “Giornata Internazionale della Cura dell’Orecchio” si trasformò nel 2016 nell’attuale “Giornata Mondiale dell’Udito”, organizzata dal 2022 dalla Società italiana di otorinolaringologia e chirurgia cervico-facciale (SIOeChCF) in collaborazione con la Società italiana di audiologia e foniatria (SIAF) e con il sostegno di ventitré associazioni ETS di pazienti.
Gli eventi si svolgono in tutto il mondo https://www.who.int/campaigns/world-hearing-day/2023
In particolare in Italia, si rinnova la Maratona dell’udito https://www.hearathon.it/ organizzata da Udito Italia Onlus con il patrocinio del Ministero della Salute.
La sordità o ipoacusia (perdita dell’udito) è una condizione molto comune e diffusa. L’OMS stima che il 20% circa della popolazione mondiale ne sia affetta e che si manifesti in maniera invalidante in circa 430 milioni di persone. L’incidenza aumenta con l’aumentare dell’età e quindi, con l’elevarsi della durata della vita, sempre più persone ne risultano affette. L’ipoacusia ha rilevanti conseguenze non solo audiologico-riabilitative e mediche, ma anche psicologiche, sociali ed economiche.
Ha conseguenze negative sullo stato di salute globale della persona che ne è affetta, che tenda a isolarsi, deprimersi, arrabbiarsi: ne risulta ridotta l’autostima e, in generale, la qualità della vita. Negli anziani è inoltre stata correlata al deterioramento cognitivo e a un incremento significativo del rischio di cadute, con conseguente aumento di morbilità e mortalità.
In età infantile l’ipoacusia può compromettere in varia misura lo sviluppo del linguaggio, l’apprendimento e lo sviluppo neuropsicologico del bambino; successivamente avere un impatto negativo sul suo inserimento sociale e lavorativo.
Attualmente lo screening audiologico neonatale - obbligatorio in Italia e inserito nei Livelli essenziali di assistenza (LEA) dal 2017 - e l’avanzamento tecnologico nel campo delle protesi acustiche, soprattutto degli impianti cocleari, permettono una diagnosi precoce e un trattamento ottimale sin dai primi mesi di vita. Si possono quindi ottenere ottimi risultati in termini di sviluppo del linguaggio, che in molti casi è analogo a quello di tutti gli altri bambini.
Per ridurre le possibili conseguenze negative la perdita uditiva dev’essere identificata e trattata il prima possibile.
Oltre il 60% dei problemi di udito può infatti essere identificato e affrontato a livello delle cure primarie e l’integrazione tra il medico specialista (otorinolaringoiatra o medico audiologo) e i servizi di assistenza primaria porta enormi vantaggi.